DOCUMENTO POLITICO
I rappresentanti legali degli Enti ACLI REGIONALI LAZIO, ANPAS – LAZIO, ARCI SERVIZIO CIVILE LAZIO, CESC-PROJECT, CARITAS DIOCESANA/ARCICONFRATERNITA SS. SACRAMENTO S. GREGORIO TAUMATURGICO – MARIA ASSUNTA, FEDERAZIONE SCS/CNOS (CENTRO NAZIONALE OPERA SALESIANA) – CENTRI SERVIZI VOLONTARIATO LAZIO, CESV e SPES;
TENUTO CONTO dell’ampio confronto avvenuto in questi 10 anni nella gestione del servizio civile nella Regione Lazio e delle iniziative pubbliche che sono state promosse e finalizzate ad una migliore qualità del servizio civile stesso;
PRESO ATTO dell’atto formale di costituzione come Associazione di fatto della Conferenza Regionale degli Enti di Servizio civile del Lazio – CRESC-LAZIO – del 26 ottobre 2004 a cui aderivano gli Enti suddetti che nella premessa recitava “Al fine di coordinare gli sforzi per la migliore applicazione possibile della legge 64 del 2001 nella Regione Lazio, per favorire la promulgazione di un’efficace normativa regionale, in accordo con la politica e l’esperienza della CNESC – Conferenza Nazionale degli Enti di Servizio Civile, i sottoscritti soggetti giuridici accreditati o espressione locale degli Enti nazionali accreditati dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile per la gestione del servizio civile intendono costituire una forma di consultazione permanente fra loro e con le altre istituzioni pubbliche [e/o] private che a livello regionale si interessano di servizio civile… “;
FANNO PROPRI
gli elementi che sono di seguito individuati per la costruzione di una piattaforma politica condivisa che funga da punto di riferimento per tutti i nostri livelli di azione.
I Principi ispiratori. La consapevolezza, come Enti di servizio civile nella Regione Lazio, che per una maggiore efficacia ed incisività è necessario attivare una strategia delle connessioni centrata sulla operatività sul territorio regionale a prescindere dalla dimensione giuridica o dall’iscrizione all’Albo nazionale o all’Albo regionale.
Quello che ci unisce. Il dato culturale più rilevante della CRESC-Lazio è la proposta organica di un organismo che intende qualificare l’esperienza di servizio civile nel contesto di una politica attiva per e con i giovani, in aggiunta al ruolo di base della interlocuzione con la Regione Lazio e la CNESC – Conferenza Nazionale degli Enti per il Servizio Civile. Infatti è significativo rafforzare un più stretto collegamento, anche programmatico con la CNESC dopo una fase di ridefinizione degli organi nazionali. Lo spirito di collaborazione manifestato durante la Assemblea è la risorsa maggiore che abbiamo.
L’analisi della situazione politica attuale. C’è una attenzione rinnovata in questi mesi sul tema del servizio civile a seguito delle dichiarazioni pubbliche dell’attuale Presidente del Consiglio Renzi nonché segretario del Partito Democratico che è il partito di maggioranza all’interno delle forze politiche che appoggiano il governo. Il tema dibattuto sui mass media con la proposta del servizio civile obbligatorio e il servizio civile universale ha attirato l’attenzione su un’esperienza che sembrava solo interessare gli “addetti ai lavori”. L’attenzione inoltre si è concentrata sulla misura europea di sostegno alla occupabilità attraverso il programma “Garanzia Giovani” che prevede tra l’altro anche la possibilità di proporre ai giovani disoccupati lo svolgimento del servizio civile come esperienza di orientamento al lavoro. Le Regioni sono titolari dei fondi del programma “Garanzia Giovani” e possono quindi utilizzarli per incrementare progetti di servizio civile coinvolgendo gli Enti accreditati.
Nella fase attuale gli Enti che aderiscono alla CRESC-Lazio si impegnano a lavorare su 3 piste di lavoro:
a) Una nuova legge regionale sul servizio civile.
Dopo gli incontri con alcuni consiglieri regionali e dopo aver sensibilizzato l’attuale Assessore ai Servizi Sociali è necessaria una più puntuale azione di richiamo e di pressione nei confronti della Giunta regionale e del Consiglio perché si raggiunga l’obiettivo della approvazione rapida della legge stessa.
b) Programma “Garanzia Giovani”
I finanziamenti previsti dal programma europeo e che sono gestiti dalla Regione Lazio (circa 154 milioni di Euro) potrebbero essere efficacemente utilizzati per incrementare e dare ulteriore qualità ai progetti di servizio civile. Siamo consapevoli altresì che l’avvio al servizio di giovani che partecipano al programma “Garanzie Giovani” dovrà avere una attenzione particolare al tema dell’occupabilità, cui va sempre affiancata un’azione di “risveglio” alla cittadinanza. In questo senso gli Enti della CRESC-Lazio si rendono fin d’ora disponibili ad avviare tutte le procedure e le iniziative necessarie per facilitare da parte degli enti regionali competenti la certificazione delle competenze acquisite dai giovani nel corso del servizio, utilizzando positive ed efficaci esperienze pilota attuate da alcuni enti regionali e a collaborare per rendere più organiche ed efficaci le relazioni con le Università, il riconoscimento di stage e tirocini presso volontariato e terzo settore, momenti formativi dedicati a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro nell’ambito locale.
c) Utilizzo dei fondi residui erogati dall’UNSC
alla Regione Lazio e destinati alla promozione e informazione del servizio civile sul territorio regionale. Per tali fondi nel 2005 la CRESC-Lazio avviò una richiesta specifica alla Regione attivando un progetto che è stato apprezzato per le attività ed i risultati. Potrebbe essere avviata una analoga iniziativa che coinvolga tutti gli Enti della CRESC- Lazio, contemperando le finalità per le quali è stanziato il fondo con la situazione effettiva attuale del servizio civile.